Nel 1980 Emilio Hellín, estremista di destra di Forza Nuova, assassina Yolanda González, studentessa di sinistra, portandola in un campo fuori Madrid e sparandole alla testa. Sul momento si presenta come una rappresaglia contro gli attacchi alla Guardia Civile, ma in realtà è un tentativo di inibire il movimento studentesco, di cui Yolanda faceva parte. Emilio viene condannato a 43 anni di carcere, ma se ne fa solo 14, di cui 3 in Paraguay dopo una fuga rocambolesca, protetto e ai servizi della dittatura locale. Al termine della sua breve reclusione sparisce, fino a che il giornale El País lo trova: fa il consulente privato della Guardia Civile. Al soldo del Ministero degli Interni spagnolo, addestra la Guardia Civile su mezzi informatici e elettronici di spionaggio, fatturandogli in questi anni circa 140 mila euro. Il Ministero e la Guardia Civile allora dicono di non aver saputo chi fosse, quando hanno cominciato a utilizzare i suoi servizi. Momenti incomodi, quando bisogna scegliere di passare per idioti e incapaci piuttosto che per infami e corrotti. Ignoranza, violenza, arroganza, corruzione, abuso, impunità … fanatici frustrati, incolti, e psicotici, utilizzati da una politica occulta e spregevole … niente di nuovo insomma. Yolanda, hai pagato come tanti la colpa di essere finita in questo mondo, un bel posto, ma con tanta brutta gente.
Assassino al soldo
05 venerdì Lug 2013
in